lunedì 21 febbraio 2011

Iosonouncane - La Macarena su Roma (Recensione)

Ero alle prese con il nuovo album di Pj Harvey, intento nella traduzione dei nuovi testi dell'artista inglese, ad un tratto mi sono fermato e mi sono chiesto, ma in Italia chi è che canta allo stesso modo della socità attuale? E dopo un paio di minuti mi sono risposto: Iosonouncane!

Ho ritenuto giusto mettere in standby Pj per dedicarmi a "La Macarena su Roma", un album del 2010, uno di quelli che mi hanno colpito maggiormente in un Italia dove non è facile emergere.
Tempo fa avevo postato in free download il suo primo Ep da solista, dal nome "Primo Pacchetto Tematico Gratuito" su Yo[U-Turn], che non mi aveva destato molto interesse, soprattutto per la scarsa qualità delle registrazioni. Tutto a un tratto la Famosa Etichetta Trovarobato fece uscire questo album urgentemente, da cui sono rimasto completamente folgorato. Ho passato giorni interi a leggere di lui, a vedere interviste su youtube, fino a scoprire che Jacopo Incani era il cantante/chitarrista degli Adharma con cui aveva pubblicato nel 2005 "Risvegli" un Ep (che fortunatamente ho potuto più volte ascoltare) prodotto dalla Jestrai, con sonorità progressive-psichedeliche, vicinissime ai primi Genesis. Alché sono andato letteralmente su di giri per questo Iosonouncane.

"La Macrena su Roma" è un album pazzesco. Con dodici brani pazzoidi, azzarderei stile Giovanni Lindo Ferretti negli anni dei CCCP, in cui la schizofrenia venne a galla nella musica rock italiana, negli stessi anni in cui una parte del cantautorato italiano come Gaber, De André, Battiato, Gaetano e tanti altri presero di mira la società, analizzandola utilizzando la poesia, con messaggi forti, con prese di posizioni politiche, dove descrissero il marcio talmente bene che ancora oggi sono attuali, queste canzoni sono ancora lo specchio fedele di una parte della società. Isonouncane ci fa tristemente capire che non è cambiato nulla dagli anni '70-80, purtroppo anche dal punto di vista musicale, ma questo è un discorso troppo assurdo, solo dal punto di vista della forma canzone lui ci offre nuove soluzioni. Io mi riconosco nella musica e nei testi di Iosonouncane, perché raccontano alla perfezione il suo mondo e ciò a cui stiamo assistendo. Prima d'intraprendere la carriera solista Jacopo lavorava in un call center, il perché del suo licenziamento ce lo spiega benissimo in "I Superstiti". Il suo è un cantautorato in linea ai volti nuovi del panorama alternativo del nostro paese come Zen Circus, Pan del Diavolo e Mariposa, in ognuno di loro troviamo delle affinità ad Iosonouncane, sia per il modo di cantare che per l'attitudine musicale ed al modo di scrittura dei testi, che spesso trasmettono la stessa rabbia. Jacopo riesce a farsi spazio inventandosi un proprio personaggio, rielabora il suo cognome e grazie all'assegno dell'Inps riesce a mettere su il suo proggetto solista, con l'acquisto di una loop machine e un campionatore ci offre un opera maledettamente sincera, a tratti aggressiva, ma vigile come un cane che difende l'innocuo gregge del proprio padrone. Insomma ATTENTI AL CANE!

Lebel: Trovarobado
Voto:



Qui i video di "UN GIORNO SULLA PROSPETTIVA NIENTE"

2 comments:

Michele Montagano ha detto...

Dopo sto capolavoro di recensione mi riascolto il disco e ti dico...

Anonimo ha detto...

Un disco così non lo sentivo da anni.

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